Palmanova con i suoi sette chilometri di fortificazioni è considerata un “unicum” in Europa
Fu costruita nel 1593 dalla Repubblica di Venezia con una pianta a forma di perfetta stella a nove punte, con tre porte d’ingresso monumentali. Palmanova è al tempo stesso un modello di città ideale rinascimentale e un esempio di architettura militare. La Piazza Grande, una vasta piazza d’armi a forma esagonale, ospita l’esposizione permanente Strumenti e macchine artificiose per costruire la fortezza di Palma che riproduce a grandezza naturale alcune delle macchine utilizzate per la costruzione di Palmanova. La Piazza è sempre stata il cuore della vita militare e civile della fortezza-città ed è arricchita da statue che raffigurano alcuni provveditori e, al centro, dal basamento da cui si innalza un alto stendardo. Tutt’attorno gli edifici storici più importanti come il Duomo Dogale, il Palazzo del Provveditore Generale, il Palazzo del Governatore alle Armi, la Loggia della Gran Guardia e il Palazzo del Monte di Pietà.
Il Palazzo del Provveditore Generale oggi ospita il municipio. Costruito nel 1598, accoglieva la famiglia del Provveditore, il segretario, la cancelleria e tutto il seguito di servi.
La Loggia della Gran Guardia, con le tre alte arcate, venne costruita fra il 1599 e il 1601 per ospitare truppe militari e un corpo di guardia per il Provveditore. Ospita i battenti in legno originali di una porta della fortezza. Accanto si trova la Loggia dei Mercanti con il monumento “Il martire della resistenza”, opera dell’artista Marcello Mascherini.
Il Duomo Dogale è la chiesa più importante della città ed è stata realizzata nella prima metà del Seicento. La facciata è impreziosita dalle gigantesche semicolonne e dalle statue del Redentore, di San Marco, di Santa Giustina e del leone marciano. L’interno del duomo è ricco di opere d’arte del Cinquecento e Seicento tra cui spicca la "Pala delle Milizie" del 1641, opera di Alessandro Varotari detto il Padovanino. Risaltano anche le pale d’altare di Pomponio Amalteo, del francese Pietro Bainville, Pietro Pini e Giovanni Cosattini, che ebbe chiara fama lavorando come ritrattista alla corte di Vienna. Tra le opere dei secoli successivi (XIX, XX) si annoverano quelle di Pompeo Randi da Forlì, Leonardo Rigo, Giuseppe Comuzzi, Domenico Fabris e Fred Pittino. La pregevole scultura lignea della Madonna con il bambino risale al XVI secolo ed è attribuita a Martino fratello di Domenico da Tolmezzo.
Il Palazzo del Provveditore Generale oggi ospita il municipio. Costruito nel 1598, accoglieva la famiglia del Provveditore, il segretario, la cancelleria e tutto il seguito di servi.
La Loggia della Gran Guardia, con le tre alte arcate, venne costruita fra il 1599 e il 1601 per ospitare truppe militari e un corpo di guardia per il Provveditore. Ospita i battenti in legno originali di una porta della fortezza. Accanto si trova la Loggia dei Mercanti con il monumento “Il martire della resistenza”, opera dell’artista Marcello Mascherini.
Il Duomo Dogale è la chiesa più importante della città ed è stata realizzata nella prima metà del Seicento. La facciata è impreziosita dalle gigantesche semicolonne e dalle statue del Redentore, di San Marco, di Santa Giustina e del leone marciano. L’interno del duomo è ricco di opere d’arte del Cinquecento e Seicento tra cui spicca la "Pala delle Milizie" del 1641, opera di Alessandro Varotari detto il Padovanino. Risaltano anche le pale d’altare di Pomponio Amalteo, del francese Pietro Bainville, Pietro Pini e Giovanni Cosattini, che ebbe chiara fama lavorando come ritrattista alla corte di Vienna. Tra le opere dei secoli successivi (XIX, XX) si annoverano quelle di Pompeo Randi da Forlì, Leonardo Rigo, Giuseppe Comuzzi, Domenico Fabris e Fred Pittino. La pregevole scultura lignea della Madonna con il bambino risale al XVI secolo ed è attribuita a Martino fratello di Domenico da Tolmezzo.
Il Monte di Pietà venne costruito nel XIV sec. per contrastare l’attività degli usurai. L’attuale costruzione risale al 1829 e si riconosce dalla statua della Pietà posta sull’angolo dell’edificio.
Di indubbio interesse le Polveriere napoleoniche a forma rettangolare utilizzate come deposito per le munizioni. Al giorno d'oggi sono sede di mostre temporanee.
Il primo weekend di settembre Palmanova si anima con la grande rievocazione storica A.D. 1615. Palma alle armi, a ricordo della guerra tra l’Austria e la Repubblica di Venezia, che dominò sul Friuli dal 1420 fino al 1797. Altro evento di rilievo il concorso ippico che ogni anno a settembre si svolge fra le cinte difensive.
All’interno dell’ufficio turistico si può godere, attraverso particolari visori, di un video con vista aerea della fortezza. Inoltre sono disponibili anche audioguide e biciclette per un tour reale della fortezza.
Curiosità
Al loro arrivo a Palma, le truppe francesi distrussero tutti i simboli che ricordavano la repubblica di Venezia ed in particolare i leoni che furono solo in seguito riposti dov’erano originariamente. Nel muro esterno del duomo invece un leone affrescato, collocato sul pilastro esterno verso Contrada Donato, riuscì a sfuggire alla furia distruttrice delle truppe napoleoniche come pure il leone posto fuori Porta Aquileia.
Per informazioni
Infopoint Palmanova
Borgo Udine 4
Palmanova
Tel. 0039 0432 924815
Info.palmanova@promoturismo.fvg.it
Di indubbio interesse le Polveriere napoleoniche a forma rettangolare utilizzate come deposito per le munizioni. Al giorno d'oggi sono sede di mostre temporanee.
Il primo weekend di settembre Palmanova si anima con la grande rievocazione storica A.D. 1615. Palma alle armi, a ricordo della guerra tra l’Austria e la Repubblica di Venezia, che dominò sul Friuli dal 1420 fino al 1797. Altro evento di rilievo il concorso ippico che ogni anno a settembre si svolge fra le cinte difensive.
All’interno dell’ufficio turistico si può godere, attraverso particolari visori, di un video con vista aerea della fortezza. Inoltre sono disponibili anche audioguide e biciclette per un tour reale della fortezza.
Curiosità
Al loro arrivo a Palma, le truppe francesi distrussero tutti i simboli che ricordavano la repubblica di Venezia ed in particolare i leoni che furono solo in seguito riposti dov’erano originariamente. Nel muro esterno del duomo invece un leone affrescato, collocato sul pilastro esterno verso Contrada Donato, riuscì a sfuggire alla furia distruttrice delle truppe napoleoniche come pure il leone posto fuori Porta Aquileia.
Per informazioni
Infopoint Palmanova
Borgo Udine 4
Palmanova
Tel. 0039 0432 924815
Info.palmanova@promoturismo.fvg.it
Udine - Grado